Pagine di Vendita

ATTENZIONE: Questo Articolo può essere pericoloso per i tuoi preconcetti e per tutto quello che ti hanno insegnato in passato su come Guadagnare Online. La lettura di tale Articolo potrebbe farti risparmiare un mucchio di soldi in prodotti inutili e concentrarti su aspetti più importanti del tuo Internet Business. Se soffri di “Dipendenza InfoProdotti” o insisti nel voler credere che acquistare l’ultimo prodotto o servizio di Tizio o Caio sul guadagno online sia la soluzione ai tuoi problemi finanziari, questo post non ti sarà di alcuna utilità e potrebbe soltanto causarti seri problemi di ansia. Leggi a tuo rischio e pericolo.

Personalmente l’ho sempre detto: non lavoro nell’ambito del web marketing per autodefinirmi un “Guru” e ne mai lo farò. Ho iniziato trovando un modo per guadagnare online e pubblicando un eBook per aiutare altri a fare altrettanto. Di sicuro non mi sarei mai immaginato quale sarebbe stato il risultato e quante persone mi avrebbero dato la loro fiducia provando i miei metodi ed i miei prodotti nel corso di questi anni.

Questo percorso mi ha portato a conoscere persone e provare prodotti di tutto il mondo (in particolare Italiani naturalmente, Inglesi ed Americani). Alcuni di loro sono persone con molte qualità, che hanno saputo creare cose innovative e proporre sistemi che funzionano davvero, altri invece non fanno altro che promuovere imitazioni di cose che non conoscono neanche loro stessi bene e che di sicuro non hanno mai provato in prima persona, ma hanno provato a cavalcare l’onda seguiti dal successo di altri solo per emergere anche loro.

Francamente, ci sono alcune cose nel nel mondo del web marketing che trovo un pò sconcertanti. E’ per questo che voglio condividere con voi il mio pensiero sullo stato attuale del web marketing in Italia, non per citare dei nomi in particolare, ma per indicare ai lettori quali siano le reali strade da intraprendere. Scriverò un certo numero di articoli a questo riguardo. Forse qualcuno non ne sarà entusiasta, ma la sua disapprovazione non è che poi mi importi molto.

Bene, detto questo è tempo di rivelare la prima verità (a mio avviso) riguardante l’InfoMarketing. Pronto? Iniziamo …

Ti sei mai chiesto perchè nella vendita di InfoProdotti vengono usate quelle pagine di vendita lunghissime e con titoli sensazionali?

Ok, so già cosa stai pensando. Che questo tipo di soluzione è la più adatta perchè attira maggiormente l’attenzione dei lettori. La gente che ha bisogno di risolvere un problema o ha un bisogno particolare, spera che in quel prodotto o servizio ci sia la soluzione al suo bisogno ed è interessata a scoprirlo attraverso la pagina di presentazione del prodotto stesso. Questo non significa che tutti utilizzino questa funzionalità (sopratutto in Italia) ma sicuramente la maggior parte dei Marketer che promuovono InfoProdotti, sicuramente ne fanno uso.

All’inizio del mio avvicinamento verso il web marketing, non credevo molto nelle pagine di vendita troppo lunghe. Ma poi, quando mi sono trovato a vendere i MIEI Prodotti, sono stato sempre persuaso ad utilizzarle.

Perchè?

Semplice.

Funzionano.

Usando la giusta dose di senso di urgenza, scarsità, simpatia ed una porzione di sana eccitazione nella presentazione del prodotto, è stato ampiamente dimostrato che le persone sono più propense ad acquistarlo. Questa formula inerente al minisito molto lungo quindi, non è nulla di nuovo. Questo tipo di promozione è stata usata anche in maniera tradizionale per decenni, quando era sovente che molte aziende inoltravano via posta le loro lettere di vendita o di promozione. L’unica differenza è che ora la gente può leggerle direttamente online e gli imprenditori possono risparmiare le spese postali, raggiungendo allo stesso tempo un numero nettamente maggiore di persone.

In fondo, una Lettera di Vendita, non è come uno Spot pubblicitario? E non è normale che una Società preferisca uno spot di 60 secondi invece che di 30? Certo, perchè in questo modo si ha più tempo per raccontare una storia.

Allo stesso modo, una lunga pagina di vendita permette di catturare l’attenzione di un potenziale cliente, esporre i suoi problemi irrisolti, aumentare la propria credibilità, dimostrare come quel prodotto soddisfa quel bisogno o problema, e dare l’urgenza di farlo subito, immediatamente con l’acquisto del prodotto stesso,

E’ Marketing, puro e semplice. E non vi è nulla di nuovo in questo.

Il problema nasce quando i titoli sono più sensazionali di quanto poi il prodotto può riuscire ad adempiere. O quando le testimonianze esposte in queste lettere di vendita sono discutibili, create da persone inventate o che non hanno riferimenti dimostrabili. In questi casi con tutta probabilità anche il prodotto non sarà nulla di buono. Alcuni se ne accorgono (prevalentemente però DOPO aver acquistato questi prodotti) e diffondono poi i soliti pregiudizi secondi i quali tutti coloro che vendono InfoProdotti, o lo fanno con questo tipo di pagine, siano dei truffatori o chissà cosa. Il problema però non è COME si vende un prodotto. Il problema sta nelle PERSONE che ci sono dietro.

Non sono le pistole che uccidono le persone … ma le persone che le usano. Non è una lunga pagina di vendita ad essere poco etica, ma potrebbe esserlo la persona che l’ha scritta.

Questo quindi dovrebbe fare in modo di evitare di fare di tutta l’erba un fascio, credendo che tutti coloro che si mettano a vendere InfoProdotti, o che utilizzano la formula del minisito nella loro attività, siano poco raccomandabili. La verità è che alcuni producono buoni prodotti. Altri non lo fanno. Alcuni sono etici ed onesti nel loro lavoro. Altri non lo sono. Ho visto alcuni corsi di formazione o servizi messi in vendita a più di 500 o 1.000€, alcuni singoli eBook venduti anche a 400€ e valere ogni singolo centesimo di quella cifra, se non di più. Dopotutto, se si vuole investire qualche centinaio di euro per delle informazioni che poi sono davvero in grado di insegnarti come creare un tuo business futuro, allora l’affare lo avrai fatto TU.

Ma ho visto anche molti altri prodotti di questo tipo essere venduti per 1.000€ e contenere informazioni pari ad un eBook da 30€. Alle volte però questi prodotti sono i più venduti, perchè chi c’è dietro sa come proporli.

I miei genitori hanno speso molto per mandarmi a scuola, così a 19 anni ero già bello che diplomato. Anche se la scuola è sempre una grande esperienza di vita, non posso di certo dire che quello che ho imparato lì mi è servito nel mio lavoro. Ho ricevuto solo un bel pezzo di carta da appendere al muro, ma oggi non vi dico neanche dove lo metterei quel pezzo di carta. Attenzione non sto dicendo che la scuola o l’istruzione è inutile. Per alcuni di voi potrebbe essere (o è già stata) fondamentale. Il punto è che non c’è nulla di sbagliato nel pagare per una adeguata formazione, a patto però di ricevere VERO valore nei contenuti che si acquistano. Naturalmente inoltre, a prescindere dal prodotto, si deve essere anche disposti a darsi da fare per mettere in pratica ciò che si impara.

Molti Internet Marketer in America stanno testando l’utilizzo di “Video Lettere di Vendita“. Devo dire che mi piace molto l’idea, perchè in questo modo posso comunicare il mio messaggio in modo semplice, chiaro e diretto nel formato Video. Difatti, credo che per il mio prossimo InfoProdotto userò questa formula (naturalmente vi terrò aggiornati anche sui risultati).

Per farti un’idea di come funziona, puoi andarti a vedere ad esempio la pagina di vendita di “Tweetomatic Profeeter“, un Software per Twitter che sta riscuotendo un enorme successo in America perchè ti consente di integrarlo facilmente con ClickBank.

Tuttavia, utilizzare un Video come PARTE di una normale pagina di vendita può essere altrettanto efficace. Nel lanciare Progetto Nicchia abbiamo optato per questa soluzione, con un video promozionale di una decina di minuti, collocato nella parte superiore della pagina di vendita tradizionale. L’obiettivo comunque è sempre lo stesso: attirare quanto più è possibile l’attenzione dell’utente e coinvolgerlo nella nostra storia, allo scopo di persuaderlo ad acquistare. In fondo, non è questo l’obiettivo di qualunque spot pubblicitario o campagna di marketing?

Quando ti trovi quindi di fronte ad un prodotto nuovo, prima di acquistarlo chiediti:

1) Qual’è la REPUTAZIONE della persona che vende il Prodotto? E’ un nome noto o una persona uscita dal nulla? Non è detto che debbano essere sempre i soliti noti a vendere prodotti, nè che tu debba conoscerli tutti, ma questa persona ha dei riferimenti passati, dei siti o dei blog che puoi consultare, per valutare personalmente il suo livello di competenza? Fai qualche ricerca.

2) Le testimonianze sono vere? I nomi e gli indirizzi web sono verificabili?

3) Il prodotto o servizio promette di risolvere un problema in un modo che sembra troppo bello per essere vero?

4) Nella sua pagina dimostra come funziona il suo prodotto o l’esperienza che ha riscosso il suo metodo?

5) Analizzando obiettivamente la pagina di vendita, è convincente o manipolatrice?

6) Vi è espressa una chiara clausula di garanzia o di rimborso in caso di insoddisfazione da parte tua?

Ricorda, non è lunghezza della pagina di vendita che determina se un prodotto vale la pena di essere acquistato. Tutti i web marketer più conosciuti non si curano troppo di questo, ma piuttosto di raccontare una storia e convincere i propri lettori ad acquistare i loro prodotti, perchè sanno che potranno ottenere dei risultati in questo modo. Assicurati di avere realmente bisogno dei prodotti che vedi offerti su internet e considera attentamente il tuo acquisto prima di cliccare il pulsante di PayPal.

Questi sono solo i pensieri che mi vengono in mente in questo momento, ma mi piacerebbe sentire anche i tuoi, lasciando un commento qui sotto.

Per quanto mi riguarda, io mi impegnerò sempre di più a dare delle “motivazioni valide” per convincere ad acquistare i miei prossimi prodotti, non solo con belle parole. 😉


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    20 replies to "La Verità sulle Lettere di Vendita!"

    • Mirko Latronico

      Ciao Daniele,

      hai veramente ragione, IO per colpa di queste pagine ben fatte ho perso più di € 200…..Scusami se ti faccio questa domanda,ma Questo articolo che hai scritto potrebbe essere una lama a doppio taglio per coloro che acquistano prodotti con Marchio Privato?

    • Laura P

      Ciao Daniele. Per caso ho letto questo post. Scusami se te lo dico, ma allora anche i tuoi prodotti non andrebbero acquistati, leggendo quello che hai scritto. Anche le tue pagine fanno credere che si guadagnerà tanto e tanto. Anche le tue testimonianze potrbbero essere inventate, giusto? Non vedo grosse differenze con altri prodotti.

    • Ernesto Carlo

      Penso che le lettere di vendita debbano essere molto mirate all’obiettivo, debbano far crescere il desiderio del lettore verso quel prodotto ma non debbano ricadere nel prolisso e nel ripetitivo.
      Il problema dei contenuti é molto importante perché coloro che operano in maniera “furba” alle spalle della gente influenzano anche il lavoro dei Web Marketer Veri, quelli che operano perché amano quello che fanno e vogliono trasmettere valore ai loro Clienti.
      Dobbiamo operare sempre di piú in nome dell’etica e dei sani valori. Profitto e Guadagno SI’… ma ONESTO!!!

    • Daniele D'Ausilio

      Ciao Laura,

      se è questo il senso che hai capito per questo post, per me va bene, non ho mai costretto alcuno (o persuaso forzatamente) ad acquistare qualche mio prodotto, io mi sono soltanto limitato a fare delle considerazioni che mi sono passate per la testa a livello GENERALE.

      Per quanto riguarda comunque i MIEI Prodotti, come ho detto anche nell’articolo, io stesso utilizzo i minisiti e le pagine di vendita perchè sono un eccellente esempio di Marketing, non è questo il problema. Devi farti piuttosto quelle 5 domande prima di acquistare un QUALSIASI Prodotto, anche i miei se necessario. Credi che io faccia promesse? Di sicuro molte frasi parlano di guadagno online (ci mancherebbe) ma si basano sui risultati ed i test conseguiti con i miei metodi, poi però chi mi conosce lo sa, io ho sempre scoraggiato l’acquisto dei miei Prodotti a chi non aveva intenzione di lavorare duro, quindi più che promesse, io metto davanti i FATTI, sia dal punto di vista dei compiti da svolgere, che dei risultati possibili.

      Le testimonianze? Come potrebbero essere false?? 😀

      In Progetto Commissioni sono tutti commenti di noti InfoMarketer, ci sono foto, indirizzi internet, nomi e cognomi ed alcuni di loro hanno anche inserito dei commenti audio 😀

      Stessa cosa per Progetto Nicchia, dove ho distribuito alcune copie del Corso in anteprima (pubblicai un post nel forum di Centro Informazioni per cercare alcuni volontari) e chi ha scritto le testimonianze è anche un lettore e commentatore assiduo di questo blog, con nome e tanto di faccia. Puoi chiedere in qualsiasi momento se le testimonianze sono reali, uno di questi l’ha persino registrata in VIDEO …

      Per il resto puoi far caso anche agli altri aspetti quindi il venditore (in questo caso sono io e puoi chiedere a chiunque di me), eventuali garanzie di rimborso (c’è sempre ben chiara nei miei prodotti) ecc …

      Alla fine però lo ripeto, se è la tua considerazione finale è quella che hai citato prima, nessun problema 😉

      E credo che non influisca molto per i Prodotti a Marchio Privato, perchè un venditore serio alla lunga esce comunque, anche se vende prodotti di questo tipo, perchè prima di farlo li testerà, farà le opportune modifiche e darà delle garanzie valide ai suoi clienti.

      Non tutti però lavorano in questo modo e come avete giustamente detto voi, si rischia solo di sperperare soldi, per cui sono contento di aver detto comunque la mia con questo articolo, bisogna fare attenzione 🙂

    • Cosimo Melle

      Ciao Daniele,
      sono d’accordo con te solo in parte.

      Il fatto che le lettere di vendita siano commentate da altri marketer con sito internet verificabile spesso è una mossa commerciale ben conosciuta, da chi ormai è un po’ smaliziato anche solo nell’acquisto di infoprodotti. Altrimenti come si spiega che nella pagina di vendita di uno c’è il commento positivo dell’altro e viceversa?

      E un altra cosa in cui non sono per niente d’accordo e quando dici: verificate se questa persona ha già fatto altro in passato, ha già dei blog o dei siti. Cosa significa? Cosi vuol dire che dobbiamo fidarci sempre e solo dei soliti noti che stanno da più tempo come te e un altra decina di persone..

      Io invece direi che valori essenziali per valutare un prodotto sono:

      verificare che quella persona sia reale ( nome, cognome e città in cui vive ) ,

      fare delle ricerche su internet per vedere se non ha avuto commenti o esperienze negative in passato, ma se non trovate niente ne di positivo ne di negativo, non vuol dire che non sia affidabile. Esistono marketer esperti di un settore specifico, che non hanno mai scritto un report eppure hanno fatto soldi con internet per le loro competenze non per i loro libri. Esempio classico è chi guadagna in anonimo con le affiliazioni,

      Verificare che ci sia una garanzia, questo è un fattore secondo me essenziale, se un prodotto non ti da una garanzia soddisfatti o rimborsati la dice molto lunga,

      e infine la cosa migliore è parlare ( e-mail o telefono ) direttamente con il titolare del prodotto e fargli quante più domande possibili per vedere se ciò che scrive non è incoerente con ciò che poi dice. E se questa persona ti promette assistenza e poi ti risponde alle e-mail di richiesta info dopo due settimane, immaginate che assistenza possa darvi..

      Questo ovviamente e il mio punto di vista. Sono molti i concetti da valutare e siamo stati in molti ad aver speso soldi in prodotti spazzatura purtroppo. Quindi l’unica cosa che raccomando a tutti è:

      Se iniziate a fare business on line, ma anche off line, fatelo sempre con etica e senza sotterfugi, col tempo raccoglierete frutti sempre più grossi, su questo bisogna prendere assolutamente spunto da i big in Italia, perchè se nessuno li critica vuol dire che hanno fatto un ottimo e onesto lavoro fino ad ora.

      Ciao Daniele,
      non ti nascondo che invidio la tua bravura,
      ma tanto prima o poi ci arrivo anche io 😉

    • Andrew Caviglia

      Mi Inchino!!!

      Questo è un Articolo con la “A” Maiuscola
      Con chiari Concetti e un Analisi Dettagliata sulla struttura delle “Lettere di Vendita” riesci a rendere tutto charissimo e di facile comprensione.

      Complimenti Davvero

      Andrew Caviglia

    • Daniele D'Ausilio

      Grazie Andrew e Cosimo,

      mi fa piacere che siate d’accordo con me ma anche quando ci sono pareri discordanti, come in quest’ultimo caso.

      Devo dire però che a dirla tutta, mi pare che quello che dici non sia poi molto lontano dal concetto che volevo esprimere io (a meno che non sia stato io a scriverlo male), perchè anche io ho specificato che NON sono sempre gli stessi che devono poter vendere InfoProdotti, però credo sia anche vero che bisogna avere dei punti di riferimento passati, altrimenti la gente non nutre fiducia se compari dal nulla (e mano male, voglio dire, altrimenti sarebbe troppo facile improvvisare). Inoltre credo sia più che giusta DARE (che siano contenuti in un blog, report gratuiti, consulenze, newsletter ecc. prima di CHIEDERE attraverso la vendita di un Prodotto a pagamento.

      Per quanto riguarda le testimonianze, io non so se gli altri fanno quello che dici ma gli InfoMarketer seri non dovrebbero. Se vedi ad esempio le MIE testimonianze, non sono scambi, difatti io non ho testimonianze nei siti di altri o al massimo sono comunque state fatte in un secondo momento, su Prodotti che davvero ho provato. E di fatto tutti i feedback che ho pubblicato io sono relativi a persone che hanno provato i miei prodotti. Alla fine l’onestà è la cosa più semplice e chiara (invece di mettersi d’accordo su cosa dire ecc.) e la gente se ne accorge.

      Anche per quanto riguarda la Garanzia, ho specificato questo punto nell’Articolo. 🙂

      Sugli altri punti che tu hai AGGIUNTO comunque, per la validità di un Prodotto, mi trovi perfettamente d’accordo, hai fatto bene a specificarli. 😉

    • Cosimo

      Beh si magari se è possibile è sempre meglio aprire un blog o farsi conoscere in qualche modo gratuitamente, ma non in tutti i casi è possibile.

      Per quanto riguarda le testimonianze non volevo insinuare nulla chiariamo, infatti alla fine dico che l’onestà ripaga, tanto si capisce quando è falso o è un commento vero.

      E come specifico sempre alla fine sono la serietà, la costanza e l’onestà che hanno fatto si che alcuni sono sempre li ( come te e altri pochi in gamba ) e “gli improvvisati” sono spariti dalla circolazione col tempo.

    • valerio

      colgo l’occasione nel vedere che grande articolone
      ha scritto daniele,e come traspaia in modo molto netto
      un avvicinamento ulteriore del suo linguaggio direttamente
      ai lettori…

      questo è degno di nota..

      è una cosa che secondo me fa la differenza.
      non sono daccordo sulle lettere di vendita
      anche se lo standard è sempre quello non significa
      che non abbia già stufato la maggior parte delle persone

      ormai quando i potenziali clienti leggono una lettera di presentazione
      percepiscono sempre (quelli piu svegli) la struttura che vi sta sotto,
      e per vendere senza dare l’impressione di raggirare nessuno
      bisogna avere il coraggio di ignorarla (certo non completamente)
      ma far si che la lettera sia scritta di getto e con passione sentita.
      cosa molto complessa, ma non impossibile

      un carissimo saluto
      con stima e affeto
      Valerio

    • Sir Vester

      Post davvero interessante, di quelli che non ci si può proprio esimere dal commentare. Sono d’accordo in parte con il post e in parte con i commenti. Sono più d’accordo con il commento di Cosimo.

      1) le lettere di vendita lunghe sono uno strumento di marketing che funziona da decenni: VERO. Più dettagli e informazioni dai e più riuscirai a diramare eventuali dubbi dalla mente dei clienti. Maggiore è il costo del prodotto e più dettagli devi dare (e quindi la lettera si allunga). I principi del marketing funzionano da più di 50 anni e sono sempre gli stessi. Nelle lettere di vendita ci sono i testimonial e in carosello c’erano Ernesto Calindri o Nino Manfredi che testimoniavano (gente pagata per mettere la faccia). La parola soddisfatti e rimborsati esiste da decenni. Solo per fare alcuni esempi di principi validi da sempre.

      2) Occorre vedere se chi scrive ha già dei siti, una storia, etc.: FALSO. I marketer italiani più famosi, qualche anno fa erano sconosciuti. Se cerchi informazionsi sull’ottimo Marsala, tanto per fare un nome qualsiasi, scoprirai che nel 2007 era sconosciuto e la gente era diffidente nei suoi confronti ed esprimeva perplessità nei forum. Insomma, c’è sempre un inizio per tutti, anche per quelli che oggi sono noti. Quindi se una persona inizia oggi, non significa che sia improvvisata. La fiducia però, questo sì che è vero, si acquisisce nel tempo.

      3) Il marketer deve avere un nome e cognome, città, indirizzo, etc.: falsissimo. Cosimo, non sai quante lettere di vendita con nomi e cognomi *FALSI* ho trovato in giro. Cioè se ti firmi Mario Rossi di Bergamo, o ti firmi Topolino o non ti firmi proprio è la stessa identica cosa. Non è questo un criterio per giudicare la serietà di una persona. Quanti conoscono il vero nome di Robin Good? La gente quando lo incontra per strada lo chiama Robin, non Luigi. Infine: ci sono lettere di vendita SENZA NOME. Quindi finiamola con questa storia del nome e cognome. Vuoi capire se si tratta di una persona seria? Iscriviti alla sua lista. Leggi le sue mail e poi valuta. I marketer veri, quelli esperti, si dedicano a più nicchie di mercato, fanno affiliazioni. Ad esempio, su Clickbank puoi vendere un corso di chitarra e – contemporaneamente – una dieta dimagrante. Ora, sei credibile se usi lo stesso nome e cognome per vendere guide per guadagnare, corsi di golf e diete dimagranti? Secondo me, non tanto.

      4) I marketer si appoggiano l’uno con l’altro e i testimonial sono sepre gli stessi: STRA-VERO. Di solito i testimonial sono al 90% altri markettari o comunque persone con un sito web (così ti fai anche pubblicità). Non sono certo i testimonial il criterio che mi consente di giudicare la qualità di un prodotto. C’è un marketer famoso, ma molto famoso, che ha una lettera piena zeppa di testimonial che sono marketer o ex-marketer o cosiddetti “wannabe”. Chissà perché. Eppure i suoi corsi sono ottimi per chi è alle prime armi. Ci sono poi marketer che evidentemente passano tutta la vita a comprare e leggere le guide degli altri, perché te li ritrovi come testimonial dappertutto. 😀

      5) Gli improvvisati spariscono dopo poco tempo: VERO. Molti marketer che esistevano 1 o 2 anni fa, oggi sono spariti. Cosa fanno oggi? Sono diventati milionari e hanno mollato tutto? Dubito. Eppure altri “guru” famosi facevano da testimonial nelle lettere di vendita di queste persone che oggi sono “missing”. 😀 (io annoto in una mia lista le persone “missing” che un tempo si autoproclamavano “guru”). Ci sono nomi che invece resistono da anni, un motivo ci sarà, no?

      6) I titoli troppo sensazionalistici sono sintomo di truffa: FALSO. Se ragioniamo così allora dobbiamo ritenere che il 90% degli spot televisivi siano truffe. O davvero crediamo che certi detersivi lavino così bianco che più bianco non si può? 😀
      Qualcuno ha mai letto una lettera di vendita di qualche marketer con affermazioni tipo: “compra questa guida e se lavori come un matto qualche centinaio di euro forse riesci a guadagnarlo”. No: fanno tutti migliaia di euro in poco tempo. 😀
      Diciamo che l’esagerazione fa parte della strategia di marketing. Se ti dico “compra questa automobile perché fa il lavoro suo, discretamente” ottengo certi risultati, mentre se ti dico “compra questa autovettura che fa 50 km/l” ottengo ben altri risultati.
      Poi sta all’acquirente capire che magari i 50 Km/l li fai in discesa, con il vento a 100 Km/h a favore, in folle, con serbatoio mezzo vuoto, gomme nuove di zecca, etc. O no?

      Dai, sta a noi separare il grano dalla pula. Per farlo c’è solo un modo: il buon senso. Commento troppo lungo? Sì, ma questo post era davvero stimolante. 🙂

    • Cosimo Melle

      Ciao Sir Vester condivido in parte. Per me il nome e cognome può essere anche pinco pallino ( ovviamente falso ), ma prima di valutare, vado su google inserisco “pinco pallino” e vedo che dice la gente su questa persona, ovviamente vedo anche chi è la gente che ne parla, perchè se sono tutti anonimi oppure poco credibili non do retta a queste persone.

      Se lo stesso nome lo si usa per prodotti molto differenti perdi di credibilita, questo è vero.

      Alla fine sta al tuo buon senso, e poi come dici tu inizia a iscriverti alla mailing list o parla direttamente con questa persona.

      Ciao 😉

    • Sir Vester

      Ciao Cosimo, fai bene a fare queste ricerche (le faccio anch’io), però questo sistema funziona in parte e ti spiego perché.

      1) Cosa dice la gente di pinco pallino su Google: il nome può essere anche vero e magari la gente ne parla bene ma non vuol dire proprio nulla. Molti “markettari” parlano bene di altri markettari perché fa parte del “gioco” (si chiama win-to-win, che tradotto vuol dire: ci guadagnamo entrambi). Nel senso: i concorrenti non sono visti come concorrenti ma come alleati e l’unione fa la forza. E magari sono tutti famosi e non anonimi. Mi spiego? Se non ci credi, prendi il nome di un marketer qualsiasi e poi vedi se riesci a trovare un parere negativo nei suoi confronti da parte di un altro marketer. Ti sfido a trovarlo! Se proprio devi fare una ricerca, lascia perdere pinco pallino e verifica il suo prodotto. Cosa dice la gente del prodotto XYZ?

      2) Le valutazioni degli “altri” sono sempre molto relative. Quello che è buono per me può non esserlo per te e viceversa: dipende dalla preparazione individuale di chi acquista. Non solo, magari tu hai comprato una guida e sei riuscito a farla fruttare e io no, perciò per te sarà ottima e per me sarà pessima. Di conseguenza, chi ha scritto la guida per te sarà bravissimo e per me no. O viceversa ovviamente. Ho sentito persone definire truffe dei prodotti a mio avviso validissimi. Ho anche sentito parecchi pareri positivi su prodotti secondo me davvero scarsi o con prezzo non proporzionale al valore offerto.

      Come vedi alla fine è tutto molto soggettivo. 🙂

    • Daniele D'Ausilio

      E’ vero, molte cose sono soggettive ma credo che comunque siano utili per farsi una PROPRIA idea. La maggioranza dei Web Marketer in realtà non parla gratuitamente di altri, ma si dedica al PROPRIO Business. Io ad esempio cerco di fare in questo modo, seppur alle volte nei miei articoli consiglio qualche prodotto specifico che DAVVERO mi ha colpito favorevolmente o piuttosto denuncio qualche modo di fare che proprio non reputo opportuno in questo settore.

      Devo dire però che ci sono molti che non hanno peli sulla lingua e che dicono tranquillamente cose che non gli piacciono di altri, facendo anche Nomi e Cognomi (prendete Carlo D’Angiò per esempio) e questo sta a dimostrare che non esiste in realtà alcuna “cupola” segreta o accordi sotto banco, ma QUASI tutti i pareri espressi sono sinonimo delle proprie impressioni personali, e possono contribuire a farsi una propria idea di un Marketer agli occhi del lettore.

      Alla fine comunque il miglior modo per valutare qualcosa è quello di PROVARLO in prima persona, su questo non c’è dubbio, anche se alcuni particolari come dicevo anche nell’articolo, possono essere presi in considerazione anche prima. 🙂

    • […] di ciò che ho iniziato a “svelare” con il primo di questa serie, chiamato “La Verità sulle Lettere di Vendita“, che ha fatto molto […]

    • wolfwood

      Diciamo che sparare a zero nel mercato dell’IM è facile: tanti vengono prima illusi ed alimentati con il sogno di diventare ricchi facilmente e velocemente per poi scontrarsi con la dura realtà. Ovviamente non è il tuo caso caro Daniele, visto che conosco bene i tuoi prodotti, ma ti assicuro che (e lo saprai meglio di me) il web è PIENO di false promesse.

      Recupero parte di un commento che faccio mio perchè rispecchia totalmente il mi pensiero.

      Senza fare nomi e cognomi, ci sono esempi di nomi illustri che vivono di questo; venditori che fanno leva sulle necessità e sogni delle persone, ventilando con titoli attraenti, guadagni facili e cifre spropositate.

      Molto spesso la prima e unica cifra spropositata è quella dei loro prodotti. Fanno vedere il primo capitolo scritto appositamente per attrarre gli “interessati” pensando che tutto il “libro” sia così; poi scaricando le 150 “pagine” che 150 pagine non sono perchè sono facciate e in un libro vero diventerebbero 75; pagando profumatamente (ma gli ebook non dovrebbero abbattere i costi della carta, della stampa, dello stoccaggio etc?) per un file che manco mi dà la carta stampata, quella la devo mettere io!
      Poi vedo che ogni pagina ha un carattere molto grande e un’interlinea molto ampia. Faccio il calcolo dei caratteri totali e viene fuori che se fosse scritto nei canoni classici non supererebbe il volume del libretto di istruzioni di una macchina del caffè.

      Poi mi faccio anche io la domanda: ma perchè svelare a noi poveri mortali i loro segreti?
      La mia risposta è questa: perchè la gente vive di sogni, e si sogni si pagano profumatamente.
      Un fattore ulteriore è che quando un mercato è saturo (vedi Ebay) e nessuno più guadagna come una volta, l’ultimo colpo di coda per avere ancora profitto e raccontare come facevano (in passato) a guadagnare facendo credere alla gente che sia ancora possibile.

      La stessa cosa succede in borsa. Quando la notizia diventa di pubblico dominio e tutti si buttano nel mercato vuol dire che il mercato è già saturo. I professionisti lo sanno e diffondono volontariamente le informazioni affinche quello che loro hanno comprato a 1 lo possano vendere a 100 e liberarsene.

      Gli e-book non fanno differenza.

      Il gioco lo fanno le newsletter (altamente intrise di frasi attrattive), gli e-book omaggio, i forum di questi guru che si autocelebrano l’uno con l’altro in un disegno comune con gli stessi fini. E’ il WIN-WIN, tu parla bene di me che io parlo bene di te così io vendo e tu vendi mentre mangiamo nello stesso piatto.

      Perchè diciamoci la verità…se metre stai leggendo un libro sul guadagno online ti viene detto che qualcuno sta facendo soldi a pacchi vendendo certi prodotti solamente tramite adwords, non ti viene poi voglia di comprare, guarda un po’, il libro su adwords reclamizzato dallo stesso editore?
      Per poi scoprire che per fare una vendita di un prodotto si spende il triplo di quello che si guadagna, e che le nozioni sono già superate, e che se vuoi l’aggiornamento devi ricomprartelo tutto l’ebook! E meno male che sono e-book e non carta stampata!

      Quello che si critica è il metodo subdolamente manipolativo dei sogni delle persone che troppo spesso viene abusato da questi affaristi del guadagno facile per tutti.

    • Valerio

      wolfwood generalizzi troppo

      per quanto mi riguarda se hai un minimo di passione
      per il marketing, puoi facilmente attingere alle informazioni
      su come muoverti senza bisogno di venderti la casa
      e se sai leggere in inglese ancora meglio

      riguardo i commenti venduti, ti dico che ci sono delle eccezzioni,
      per esempio io uso testiominal in una pagina in cui non vendo nulla, ma regalo un ebook gratuito, che è molto piaciuto a diverse persone
      e queste persone sono diventatate i miei testimonial,
      tutte persone non famose, e ognuno con un sito che
      stanno tirando su con dignita.

      perche lo faccio?

      semplice:

      1) rafforza il mio Brand
      2) do loro visibilità
      3) aumenta la conversione

      non escludo di raccogliere
      testimonial anche di spicco, e non ci trovo nulla di male.

      lo faresti anche tu senza dubbio se potessi,
      e negare la sua utilità è solo una ipocrisia

      le tecniche per portare traffico sono svariate
      un buon numero di testimonial piazzati in modo
      strategico in decine di pagine puo fare il suo effetto

      poi lo sappiamo che in Italia abbiamo più falsi
      guru che veri esperti, ma i falsi guru attirano
      solo clienti scadenti e persone inutili

      per cui io non mi preoccuperei

      A proposito qualcuno da quando è spuntata
      la bufala della crisi si sta chiedendo
      “ma i soldi dove sono finiti”?

      tu ti chiedi perchè gli esperti vendono
      le loro informazioni?

      perchè L’internet marketing è un
      mercato florido,
      ecco perche vendono informazioni
      soprattutto sul fare soldi

      però ascolta attentamente, è florido solo per
      chi lo sa fare bene, chi capisce di
      marketing, e ha reale intenzione
      di aiutare le persone, non per
      markettaro improvvisato della domenica
      non funziona cosi

      Solitamente un bravo internet marketer
      non è chiuso nella sola nicchia del
      guadagno…anzi ha spesso 4 o 5 seottori
      validi dove fa anche piu soldi

      Valerio

    • wolfwood

      mi spiace che il mio commento sembri generalizzare, ma a dire il vero potrei fare nomi e cognomi di personaggi che si comportano in questo modo.

      E’ chiaro che le informazioni sono presenti in rete in forma gratuita (ne faccio uso spropositato, soprattutto di quelle in lingua inglese), ma se ad un neofita si dice “compra questa guida e diveterai milionario in 7 giorni”, capisci che non si tratta di un comportamento eticamente corretto.

      Che i falsi guru attirino solo clienti scadenti e persone inutili mi sembra un’esagerazione…io punterei il dito contro di loro, non contro i clienti.

      Io non sto dicendo che l’IM non sia un mercato florido, ma che troppo spesso le persone ci vengono buttate dentro per colpa di false promesse.

      Attenzione: io parlo così perchè sono stato (agli inizi) uno di quelli che ha comprato un ebook per poi mettere in pratica insegnamenti che erano già ampiamente superati. L’esempio di ebay è lampante: quando ho iniziato a seguire le tecniche descritte ho rischiato di farmi bannare.

      Ora ho un sito di 2 pagine che dopo neanche 3 settimane è già in prima pagina di Google per una delle 2 parole chiavi che ho scelto…ma le ossa me le sono dovute fare da solo.

      Ripeto: non sto dicendo che l’IM si basa su falsi guru (sono cliente di D’Ausilio e non me ne sono mai lamentato, anzi) ma che di queste figure purtroppo ce ne sono a bizzeffe. Il mio è un avvertimento, non una critica.

    • wolfwood

      PS: il mio sito è in lingua inglese e vende prodotti di clickbank…quindi come vedi l’inglese lo conosco anche bene, ma il problema di cui si sta discutendo è altro.

    • Valerio

      con le persone inutili intendo tutti coloro che hanno atteggiamenti parassitari e qualunquisti, sta sicuro che so di che parlo, e infatti, capitano a tutti, non solo ai falsi guru, ma per mia esperienza ti posso dire che queste persone attirano soprattutto utenza di scarsa qualità.

      la gente seria e motivata si informa e inizia a capire chi è affidabile su internet e chi no, e quelli se sai il fatto tuo, diventano i tuoi migliori clienti

      anche io agli inizi mi sono imbattutto in un maledetto che vendeva una delle solite truffe della domenica, ma è stato grazie a quella truffa che ho in seguito saputo riconoscere TUTTE le altre

      le persone quando cadono vittima sempre dello stesso raggiro
      scusami ma devo dirlo, vgliono essere stupide, forse stanno veramente
      cercando la pappa pronta, dunque gente simile non mettera mai veramente
      impegno in cio che tu proponi e ti accuserà che non funziona nulla che li stai raggirando comunque…

      forse generalizzio io adesso, ma in Italia è un fatto di culutura
      purtroppo (rispetto al mercato mondiale, dove anche i clienti sono piu evoluti e abiautati a comprare online)

      Valerio

    • INTERNET MARKETING

      […] di continuazione di ciò che ho iniziato a “svelare” con il primo di questa serie, chiamato “La Verità sulle Lettere di Vendita“, che ha fatto molto […]

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