Una domanda che mi viene posta molto spesso dalle persone che mi seguono e da altri marketer è
“Google davvero odia chi fa affiliazione?”
Io di solito rispondo con un’altra domanda
“Tu ti comporti bene o male?”
Naturalmente questa domanda porta alle normali considerazioni sui proverbiali nuovi algoritmi di Google, vale a dire Panda e l’ultimissimo Penguin. Se non ne sei a conoscenza, basta fare un giro su internet per conoscerli meglio.
Ma non basta. Anche il Pay per Click con AdWords è stato inflazionato moltissimo per gli affiliati, per via dell’ancora più famigerato “schiaffo di Google”. Io stesso in passato ne ho subito le conseguenze, perdendo un significativo punteggio di qualità, con conseguente basso rendimento nel ranking ed offerte molto più costose. Le conseguenze? Molti meno click sugli annunci, siti di affiliazione molto più difficili da posizionare con il SEO, e sempre più costi elevati per basse conversioni di vendita. Per farla breve, finirai per perdere solo tempo e denaro per ottimizzazione non efficace e pubblicità inutile, con conversioni da terzo mondo.
Ma perché sta succedendo tutto questo negli ultimi tempi? Forse perché Google odia le affiliazioni e le persone che prima guadagnavano con questi metodi? La teoria di un “complotto” alla base del quale si pensa che Google ritenga che le affiliazioni siano una minaccia per AdWords o per i suoi risultati di ricerca, sono forse il motivo di tutte queste penalizzazioni?
La verità a queste domande, molto spesso la si trova proprio online, testandola sulla propria pelle ed esperienza. Conosco marketer che sono felici per l’incremento dei loro business e guadagnano 4-5.000€ al mese per ogni singolo e semplice eBook pubblicato e lanciato unicamente con AdWords (in barba alle strategie di marketing più disparate come social media, forum, email, e launch marketing) e altri che sono praticamente disperati, che si lamentano perché non si vende più nulla senza l’aiuto di Google. Non esagero, vedo davvero una situazione così squilibrata in giro.
Se vuoi sapere la mia opinione, penso che Google negli ultimi anni sta evolvendo moltissimo il suo concetto di “contenuti di valore” e lo vediamo chiaramente, sia per via degli ultimi algoritmi, sia per le regole restrittive imposte da AdWords. Tuttavia, non è detto che gli affiliati non ne possano ricavare un profitto maggiore da questa situazione.
Pensa solo ad AdWords. Solo qualche anno fa c’èrano decine di annunci tutti uguali, tutti inerenti gli stessi eBook in vendita (parliamo dei più famosi ovviamente). Oggi invece c’è praticamente campo libero e per molti mercati di nicchia e seguendo un lancio di un InfoProdotto inedito, puoi davvero fare la tua fortuna, senza svenarti in pubblicità troppo costose. C’è solo bisogno di molta attenzione a quelle che sono le nuove regole. Non usare Squeeze Page come pagine di atterraggio per i tuoi annunci, predilire un CMS come WordPress per creare le proprie Landing Page (Google le apprezza di più), inserire sempre i dati di contatto, personali, sulla privacy e così via e delle testimonianze chiare e veritiere sui propri prodotti e vedrai che lo spauracchio AdWords farà meno paura. 🙂
Che dire del SEO? E’ possibile ottimizzare i propri siti affiliati in barba ai nuovi algoritmi, in particolar modo Google Panda? Ovviamente si ma bisogna differenziare molto il proprio lavoro. Oggi le “vecchie” pagine di prevendita non sono più efficaci. Bisogna creare Siti mirati, autorevoli e con molti contenuti. Ottimizzando tali siti in modo sistematico ed ordinato, non avrai difficoltà a posizionarli ottimamente nei motori di ricerca e ricevere così ottimi risultati in termini di visite e vendite.
Personalmente ho ideato un nuovo concetto di “siti affiliati” in modo da poter essere molti più efficaci in questo senso. Ho chiamato questa particolare tipologia di siti affiliati, “SILO“. I silo (o Silos) come ben sai, sono delle strutture verticali in grado di depositare al suo interno merci e materiale in modo organizzato e compatto. Questo è esattamente lo stesso concetto che va applicato a questa “nuova” tipologia di siti internet, che ti permetterà di ottenere risultati incredibili per le tue promozioni in affiliazione. La cosa importante è partire da una base (Home Page che tratta un argomento) per poi creare i vari “scomparti” relativi a pagine, articoli e contenuti inerenti varie sotto-nicchie ancora più mirate.
Alcuni Marketer ed Affiliati sostengono oggi a Google non va più bene niente per promuovere e vendere prodotti in affiliazioni, bhè io non sono di questo parere. Dico invece che ci sono certe cose che a Google non piacciono e che si deve rivedere parte del proprio lavoro per trovare un equilibrio tra buone conversioni, investimenti e buon ranking dei siti affiliati.
RISORSE: Come si struttura questa tipologia di Siti affiliati “SILO”? Quali sono i maggiori problemi degli affiliati di oggi e come è possibile superarli nonostante lo Schiaffo di Google e i nuovi algoritmi?
Come ben sai uno dei miei primi Corsi di Formazione era proprio basato sulle Affiliazioni, e il suo nome era “Progetto Commissioni” che nel corso degli anni è divenuto un punto di riferimento per tutti gli affiliati di prodotti digitali. Purtroppo però a causa di tutti questi stravolgimenti (il corso risale al 2008) molte delle informazioni lì pubblicate non sono più valide ed efficaci come un tempo. E’ per questo che ho deciso di riaggiornare questo prodotto, pubblicando una nuova versione del tutto INEDITA, rifatta completamente da zero e con strategie testate al 2012, per avere nuovamente successo con i programmi di affiliazione.
Attenzione però, il corso NUOVO non è ancora disponibile, lo sarà solo tra qualche giorno (Sabato 16 Giugno per l’esattezza). Per ulteriori informazioni iscriviti alla mia newsletter per ricevere una notifica immediata quando il prodotto sarà finalmente online.
Questo è tutto per quanto riguarda i miei suggerimenti su come rimanere lontani dalle penalizzazioni del “temuto Google”. Ricorda, Google non odia le persone che fanno i soldi con le affiliazioni, odia SOLO alcune strategie usate in questo settore di mercato, che a loro dire possono in qualche modo minare la qualità dei suoi risultati di ricerca. Basta provare ad occhi chiusi e pregare di non essere la prossima “vittima” di Google, con le strategie in arrivo sicuramente non ne avrai bisogno 😉
A presto con il nuovo Progetto Commissioni.
Daniele
16 replies to "Affiliati, Google vi odia?"
Sono pienamente d’accordo con te Daniele. E’ fondamentale comprendere il senso delle evoluzioni apportate da Google sugli algoritmi di ricerca e posizionamento.
Parlare di un complotto é semplicemente ridicolo…
Detto questo, non vedo l’ora di conoscere i dettagli della nuova edizione di Progetto Commissioni. E’ stato uno dei primi Infoprodotti che ho acquistato… 🙂
Complimenti Daniele e un grosso in bocca al lupo.
Ernesto Carlo
Ricordo perfettamente che sei stato tra i primi “clienti” ed affiliati del prodotto, Ernesto, e ti ringrazio per la fiducia.
Ciao Daniele, non vedo l’ora di mettere le mani sul tuo nuovo Progetto Commissioni 🙂 visto che anche io in qualche sito di affiliazioni sono stato vittima di Google e ho dovuto fare dei lavori non da poco per riacquistare valore. Tuttavia qualche buona tua strategia non può fare altro che bene
Grazie, Stefano mi auguro che il nuovo programma ti risulti utile per risolvere tali problemi 🙂
stai resuscitando tutti i tuoi vecchi progetto…e bravo stai facendo affari d’oro!
Ciao Piera,
gli affari vanno bene fin quando si lavora bene e i clienti apprezzano ciò che fai, decidendo di “investire” in te altrimenti non funzionerebbe 🙂
A presto,
Daniele
Ciao Daniele, google negli ultimi anni ha creato algoritmi sempre più complessi per ottenere risultati sempre migliori, le penalizzazioni avvengono proprio per pagine web di vecchio stampo, quindi è necessario un restyling delle proprie pagine.
Anche io avrò bisogno di una qualche strategia nuova…Progetto commissioni farà al caso mio!
ciao
Alessandro
Ciao Ale,
ti ringrazio per la fiducia mi fa piacere condividere le informazioni contenute nel corso anche con te 😉
Un caro saluto ad Ernesto Carlo ed a Stefano.
Bene Daniele, sono felicemente sorpreso da questa notizia. A dire il vero, io non ho avuto problemi con ADW, ma lo utilizzo “a onda di mare” a causa dei costi che hanno veramente raggiunto cifre folli ormai per la grande maggioranza delle keywords.
Io non so se sono stato fra i primi o fra gli ultimi ad acquistare la prima versione, ma devo dire che, seguendo le indicazioni contenute, ho avuto ottimi risultati.
Resto quindi in attesa come tutti…
In bocca al lupo Dany
Flavio
Ciao Flavio,
sicuramente anche tu sei tra i primi se non mi sbaglio e mi fa piacere che Progetto Commissioni ti sia GIA’ stato utile in passato. Sicuramente lo sarà anche il nuovo allo stesso modo 🙂
A presto
Daniele
Ciao Daniele,
sono un omonimo residente ad Amsterdam.
Dopo tanto leggere in Inglese… finalmente trovo un Internet Marketer made in Italy e con contenuti molto interessanti!
Aspetto il nuovo Progetto Commissioni, e personalmente credo che ora piú che mai é necessario creare la figura dell’esperto (persona) e usarla per stabilire un rapporto personale e di fiducia tramite e-mail marketing.
Esatto, Daniele è proprio così. Con così tanti contenuti in qualsiasi nicchia di mercato, creare una figura autorevole è importantissimo ANCHE per coloro che lavorano con le affiliazioni 🙂
Ciao Daniele,
i tuoi argomenti sono sempre interessanti e se solo si volesse leggere tra le righe ci sono messaggi molto importanti da decifrare (i tuoi messaggi in algoritmo). Google non odia nessuno, google mette da parte la gente che improvvisa e che mette in cattiva luce (ormai) quello che per anni è stato costruito. google cerca gente con tanta professionalità e competenza e bannare alcuni annunci che sanno di scandalo con dei sotterfugi che non sto ad elencare (trucchetti sporchi). quindi se sei un professionista del pxc devi ritenerti soddisfatto perchè google ti aiuta e non ti odia e solo il mio modesto parere.
Giusto, Mal bravo. Questo è il tuo atteggiamento!
Argomento interessantissimo.
AdWords non fa il cattivo, semplicemente ha rivisto le proprio “regole del gioco”. Siccome il gioco è di Google, se si vuole lavorare con Google, si deve imparare a rispettare tali regole.
E’ addirittura possibile promuovere prodotti usando direttamente il link di affiliazione, non è vero che Google AdWords non permette la promozione usando il link diretto.
MA, la landing page deve essere a norma. Il link di affiliazione, al 95%, non funziona e ti fa bannare l’account, perchè la landing page non è a norma. Ma ciò non significa che AdWords non vuole affiliati.
Insomma, c’è da eliminare qualche luogo comune, qualche “chiacchiera da web” e rimboccarsi le maniche!
Un saluto Daniele.
STEFANO MANZOTTI
Grandissimo Daniele, bellissimo articolo! 🙂
krikko